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Computer Engineering - Algoritmi e Principi dell'Informatica

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Algoritmi e Principi dell'Informatica Prima Prova in Itinere 17 Aprile 2019 Il tempo a disposizione è di 1h30’ . Esercizio 1 (punti 5 ) Sia h l’omomorfismo (cioè una funzione tale che h(x.y) = h(x).h(y), per x, y stringhe) definit o da: h( 1 ) = 1, h(0) = e . Si scriva un automa o grammatica a potenza minima per il linguaggio : L 1 = {w. h(w) | w Î {0, 1} + } . Esercizio 2 (punti 6 ) Si consideri il problema di stabilire se, date due generiche macchine di Turing M1 e M2, esista una stringa accettata da entrambe. a. Tale problema è decidibile? b. E’ semidecidibile? Si consideri il problema di stabilire se il linguaggio accettato da una MT è vuoto. c. Tale problema è decidibile? d. E’ semidecidibile? Motivare opportunamente le proprie risposte. Esercizio 3 (punti 6 ) a. Si consideri il linguaggio L 1 dell’esercizio 1. È possibile esprimere L 1 con una formula MFO (logica monadica del p rim’ ordine)? In caso positivo, si scriva la formula, in caso negativo si motivi la risposta. b. Come cambia la riposta al punto a ) se considero il linguaggio L 2 = h(L 1 ) = {h(x) | x Î L 1 }? Tracce di Soluzioni Esercizio 1 Il linguaggio richiede un automa a pila non - deterministico, perché deve identificare la metà degli 1 presenti e, di lì in poi , non ammettere caratteri 0. Esercizio 2 a) Il problema non è decidibile. Supponiamo per assurdo che esista un algoritmo A in grado di risolvere il problema, ossia che, dati due indici i e j, restituisca “vero” se le TM con indici i e j accettano una stringa in comune e “falso” altrimenti. Allora l’algoritmo A sarebbe anche in grado di risolvere il problema quando uno dei due indici è fissato, ad esempio quando j=100. Tuttavia, per il teorema di Rice, l’insieme degli indici delle TM che accettano una stringa in c omune con la TM con indice 100 non è ricorsivo e pertanto non è decidibile stabilire se una generica TM accetti una stringa in comune con la TM con indice 100. Quindi non può esistere un algoritmo A in grado di risolvere il problema di partenza. b) Il probl e m a è però semidecid i bile: è possibile infatti stabilire un principio enumerativo di tutte le coppie , dove m indica il numero di passi in cui le TM vengono messe in esecuzione e n è la lunghezza della stringa da passare in ingresso alle TM; per ciascun a coppia si provano tutte le (finite) stringhe di lunghezza n. In questo modo, è possibile testare tutte le stringhe in ingresso con un qualunque numero di passi su entrambe le macchine, e se esiste una stringa accettata da entrambe, prima o poi lo s i scoprirà. c) Il problema non è decidibile: il linguaggio vuoto è un particolare insieme di linguaggi, non vuoto (!) e non certo contenente tutti i linguaggi riconosciuti da MT; quindi si può applicare anche in questo caso il teorema di Rice. d) Il problema non è neanche semidecidibile poiché è invece semidecidibile il problema complemento, ossia il problema di stabilire se un linguaggio non è vuoto: basta enumerare con tecnica diagonale y mosse della macchina sulla generica stringa x: se esiste u na stringa accettata, prima o poi essa viene riconosciuta. Se fossero semidecidibili sia il problema diretto, sia il problema complemento, allora il problema dovrebbe essere anche decidibile, ma abbiamo mostrato al punto precedente che non lo è. 1,A/AA 1,Z 0 /Z 0 A 1,A/ e 1,A/ e e ,Z 0 / e 0,A/A 0,Z 0 /Z 0 0 ,Z 0 / e Esercizio 3 a. La logica MFO è meno espressiva dei linguaggi regolari; essendo necessario un automa a pila n.d. per L 1 , non può esistere una formula MFO per L 1 . b. Non cambia: i l linguaggio L 2 , delle stringhe unarie pari, è esattamente il linguaggio usato per mostrare che MFO non può esprimere tutti i regolari.